Buona giornata cari lettori! Come state? Io sono sempre di corsa, ma questo weekend mi prenderò una pausa e andrò a trovare le mie amiche. Oggi riprendo in mano una delle mie rubriche preferite che è rimasta ferma più o meno da Maggio, questo perchè ho letto tante cose belle, cosa di cui sono estremamente felice. Ma, parliamoci chiaro, quanto poteva durare? Direi che è già durata troppo questa tregua quindi iniziamo!
La mappa che mi porta a teè uno di quei romanzi che ti attirano fin da subito grazie ad una bella trama e alla promessa di una storia d'amore non convenzionale sullo sfondo di un meraviglioso viaggio attraverso l'europa. Bellissime premesse ma svolgimento davvero poco convincente.
Come dicevo le premesse di questo romanzo erano più che ottime. Purtroppo alla fine mi sono ritrovata a leggere la solita storiella d'amore trita e ritrita. Ma il problema più grande di questo romanzo è la protagonista, una delle più antipatiche e spocchiose di sempre.
L'inizio del romanzo non è affatto male, al centro del racconto c'è questo lungo viaggio attraverso l'Europa, praticamente l'unica parte interessante della storia. Poi Heather e Jack si incontrano e la noia inizia a regnare sovrana su tutto e tutti. Il loro incontro, i continui punzecchiamenti, gli appuntamenti tra una città e l'altra, l'abbandono e infine la scoperta del grande segreto del misterioso Jack. E' tutto noioso, tutto già visto, tutto già letto e riletto e riletto.
Jack invece è il solito belloccio intellettuale con un grande segreto che alla fine abbandona il tappetino di turno ma, sia chiaro, solo perchè non vuole trascinarla nell'abisso con sè, è tutto altruismo insomma.
Non so che altro aggiungere, il romanzo poteva essere carino ma lo sviluppo è stato troppo banale e prevedibile, poi Heather l'avrei presa a schiaffi una pagina si e una no, quindi direi proprio che non ci siamo. Devo smetterla di porre fiducia nella trama riportata in quarta di copertina, è fiducia mal riposta.