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Pagine: 364 Prezzo: 17,50 € |



Su un volo diretto da Dubai a Londra, si incontrano Lamis, una fragile e affascinante donna irachena da poco divorziata; Amira, una prostituta d’alto bordo marocchina; Samir, un travestito libanese con scimmietta al seguito e Nicholas, un inglese esperto di antiquariato islamico che lavora per Sotheby’s.
A intrecciare i loro destini è il caso, ma a unirli molto più profondamente è la ricerca della libertà e di un senso di appartenenza nella metropoli inglese, grande protagonista sulla scena del romanzo e facile fonte di illusioni e altrettante delusioni.

“Il primo romanzo della scrittrice ad essere ambientato in terra inglese porta magicamente in vita una fetta generalmente ignorata della capitale attraverso una galleria di personaggi meravigliosamente forgiati”, è invece l’analisi di The Times che chiude dicendo “Questa è una triste, fresca, sorprendente e divertente ‘ripresa’ su Londra, e sulla vita”. Non a caso, sottolinea il Sunday Telegraph“l’autrice libanese descritta come una delle voci più importanti del mondo arabo, oggi vive a Londra e ha acquisito una profonda comprensione del mondo ‘di mezzo’ che descrive”.
Hanan al-Shaykh
Nata e cresciuta in Libano, ha studiato al Cairo. Tornata a Beirut, ha lavorato come giornalista fino al 1975, quando, allo scoppio della guerra civile, si è trasferita in Arabia Saudita. Oggi vive a Londra. Ha scritto numerosi racconti, opere teatrali e romanzi, tradotti in ben 22 lingue. Come La sposa ribelle (Piemme 2010) e Mio signore, mio carnefice (Piemme 2011). Poiché le sue opere affrontano con franchezza la condizione delle donne nel mondo islamico, sono state spesso vietate nei paesi mediorientali più conservatori.